Samosa vegetariani

Più di un anno fa in libreria ho trovato un volume di ricette etniche vegetariane e vegane. L’ho adorato da subito, portato a casa e sfogliato più e più volte per capire da quale ricetta iniziare.
Le samosa vegetariane sono una delle proposte che ho fatto (e che è subito stata approvata) per il locale in cui lavoro. Si preparano in poco tempo e piacciano anche a quelle persone notoriamente poco inclini alle verdure. Sicuramente perché sono fritti (e fritto si sa, è buona anche la suola di una scarpa) ma parte del merito va alla salsa agropiccante con cui solitamente si accompagnano (facilmente reperibile nei negozi etnici) e alle numerose spezie che si utilizzano per condire il ripieno. Questo mix fa si che da semplici patate e piselli venga fuori qualcosa di veramente sfizioso.
Le samosa sono un antipasto della cucina indiana e medio orientale (oggi si userebbe dire street food), che si trovano in tutto Sud-Est asiatico fino alla penisola araba e al Nord Africa. La loro ricetta varia (a seconda delle zone dove vengono preparati) per quello che riguarda il ripieno, che può essere di sole verdure, oppure di carne, formaggio o legumi.
Anche il nome varia: vengono chiamati sambusa in Iran, samuza in Nepal, sambusak in Arabia Saudita e samsa in Turchia. L’etimologia del nome è unica e deriva dalla parola del persiano antico sanbusak o sanbosag che significa “mezzaluna” e fa riferimento alla forma dei samosa.

Samosa vegetariani
Ingredienti
- 4 patate medie lessate
- 160 g di piselli
- 1 cipolla piccola
- 1 peperoncino verde fresco
- 3 cucchiai di prezzemolo tritato
- 1 cucchiaio di zenzero fresco grattugiato
- 1 cucchiaino di semi di coriandolo in polvere
- 1 cucchiaino di semi di cumino in polvere
- 1 cucchiaino di garam masala
- peperoncino in polvere
- 2 cucchiai di succo di limone
- 4 cucchiai di olio extravergine di oliva
- sale qb
- 1 rotolo di pasta fillo
- olio di semi di girasole per friggere
Istruzioni
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Lavate e lessate le patate senza togliere la buccia. Quando saranno cotte sbucciatele e tagliatele a dadini. Sbucciate e tagliate la cipolla, fatela rosolare in una padella con l'olio. Aggiungete lo zenzero, il peperoncino verde privato dai semi e tritato, il prezzemolo, i piselli e coprite a filo con l'acqua. Coprite e fate cuocere per circa 15 minuti a fuoco moderato.
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Aggiungete le patate, il coriandolo, il cumino, il gram masala e il succo di limone. Salate e lasciate cuocere ancora per 10 minuti mescolando. Togliete dal fuoco e lasciate raffreddare.
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Srotolate la pasta fillo, dividetela in 5 strisce verticali (tagliandole dal lato più corto) alla base di ogni striscia posizionate un paio di cucciaini di ripieno. Prendete un angolo della striscia (solitamente i fogli di pasta fillo variano da 8 a 10, questo vuol dire che con una confezione otterrete dalla 40 alle 50 striscie. Ogni samosa è composto da una striscia di pasta) e portatelo dalla parte opposta formando un triangolo. Capovolgete il triangolo su se stesso e continuate fino a terminare la striscia di impasto. Potrebbe sembrarvi che un angolo possa rimanere aperto ma state tranquilli, il triangolo finirà per essere perfettamente chiuso. Inumiditevi leggermente un dito con un goccio di acqua e sigillate il triangolo.
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Friggete in abbondante olio bollente per qualche minuto e servite caldi. Volendo potete accompagnare i vostri samosa con una salsa agropiccante che trovate in vendita nei negozi etnici (specificate che vi serve per i samosa).
Note
PASSAGGI PER PREPARARE I SAMOSA:
Volendo rendere le samosa ancora più leggere, è possibile cuocerle in forno. In questo caso utilizzate due fogli di pasta fillo per formare i vostri triangoli. Tra i fogli stendete un po' di olio aiutandovi con un pennello da cucina. Quando i triangoli saranno pronti cuoceteli in forno caldo preriscaldato a 180°C per 10 minuti.