Strazzata lucana

Geronimino era lì, triste per il poco utilizzo e allora ho deciso di preparare la strazzata lucana, una ricetta finita nella to do list che aspettava di essere fatta da qualche tempo.
Nella ricerca della ricetta, dopo essermi imbattuta in qualcosa di non troppo convincente, ho deciso di ricorrere a lei, la Cara. E’ la mia terza sorella, arrivata nella mia vita quattro anni fa durante una di quelle esperienze lavorative che non si dovrebbero mai provare, e da lì, niente ci ha più diviso. La Cara ha un nome, bellissimo… Caterina. Pazienza da vendere, un cuore grande, un’ironia che poche hanno… Una di quelle persone che se hai la fortuna di incontrare afferri e tieni stretta stretta. Torinese di adozione ma di origini lucane. Era lei che durante una delle nostre giornate lavorative mi aveva parlato della strazzata.
Qualche giorno fa la chiamo chiedendole aiuto “Cara ho bisogno di te” la risposta è stata “Sgiunzaglio la zia, in qualche modo recupero la ricetta!”. Ed eccola, arrivata dopo la telefonata alla “zia di giù” seguita dal commento “Cara è più semplice da fare che tradurre le parole di zia e, già che ti voglio bene, ti risparmio i commenti di mamma..”
Adoro lei e la strazzata, punto.

Strazzata lucana
Ingredienti
- 500 g di farina di grano tenero
- 500 g di farina di semola
- 600 g di acqua tiepida
- 50 g di olio extravergine di oliva
- 20 g di sale
- 10 g di lievito di birra (o 250 g di pasta madre)
- 10/15 g di pepe nero macinato fresco
Istruzioni
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Mescolate i due tipi di farina, fate una fontana sulla spianatoia e formate un incavo nel centro. Sciogliete il lievito in acqua tiepida, versatela nel centro e iniziate ad intridere la farina.
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Unite il sale, il pepe e per ultimo l'olio di oliva. Lavorate la pasta per 5/6 minuti fino a quando non otterrete un panetto liscio ed elastico. Formate una palla e lasciatelo lievitare coperto da un canovaccio per circa 1 ora.
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Dividete la pasta in due, formate due pagnotte e lasciatele lievitare su due teglie ricoperte da carta forno cosparsa da una spolverata di semola. Coprite con della pellicola trasparente e lasciate lievitare fino al raddoppio.
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Al termine della seconda lievitazione, con le mani unte, praticate un foro nel centro di ciascuna pagnotta e molto delicatamente, allargate il foro dal centro verso l'esterno senza maneggiare troppo l'impasto.
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Coprite e lasciate lievitare fino a quando il volume non sarà raddoppiato.
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Cuocete in forno statico preriscaldato a 180°C per circa 35/40 minuti.